Agevolazioni fiscali e sicurezza sul lavoro: come accedere agli sgravi

Parliamo di agevolazioni fiscali e sicurezza sul lavoro. La finanza agevolata è un’opportunità determinante per le aziende, offre loro risorse finanziare stanziate da UE, Stato o Regione, che favoriscono lo sviluppo e le rendono maggiormente competitive.
Tali risorse sono offerte a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle del mercato e sono accessibili attraverso la partecipazione a bandi o la richiesta di fondi molte volte sconosciuti alle aziende: ecco che, senza un valido consulente, la finanza agevolata si rivela spesso un’occasione persa.

Nuove agevolazioni per l’impresa 2023

Esistono agevolazioni di ogni genere e per ogni progetto o settore:
– Accordi per l’innovazione
Gli accordi per l’innovazione sono sottoscritti dal Mise a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo di soluzioni ad alto impatto tecnologico, che favoriscano il raggiungimento degli obiettivi UE e di rilevanza strategica per l’aumento della competitività delle aziende dei settori Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria e Agroalimentare.

– Contratti di sviluppo
Riservati ai settori Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria e Agroalimentare, i contratti di sviluppo supportano trasformazione, commercio, ricerca, sviluppo e innovazione, comprese opere infrastrutturali.

– Fondi di ogni tipo (dalla crescita sostenibile all’AI, dall’IoT al fondo rotativo, ecc.)
Esistono fondi per AI, blockchain, internet of things, destinati allo sviluppo e promozione di tecnologie di questo tipo, in gran parte dei settori aziendali.
Troviamo anche il fondo per la crescita sostenibile e il fondo rotativo

Bandi regionali, finanziamenti a tasso agevolato e a fondo perduto
Destinati alla crescita sostenibile, alle imprese rosa e a imprese di ogni dimensione.

Rimane operativa la “Nuova Sabatini”, la misura che ha l’obiettivo di rafforzare e sviluppare il sistema produttivo – e di conseguenza il potere competitivo – delle PMI. Con tale misura le imprese possono accedere al credito per acquistare beni materiali o immateriali (tra questi rientrano software e tecnologie digitali).

Beni strumentali immateriali: cosa rientra in queste agevolazioni

L’industria 4.0 è l’impresa attrezzata con macchinari e sensori intelligenti che comunicano tra loro e con l’uomo monitorando anche l’ambiente circostante. Questa è l’epoca in cui oggetti inanimati si animano, ricevono, elaborano e trasmettono dati e informazioni efficientando il nostro lavoro e migliorando le performance aziendali.

Il mix di tecnologie necessario a raggiungere tale livello di automazione e interconnessione, ha per sua natura bisogno di processi e innovazioni abilitanti, capaci di ammodernare il sistema produttivo italiano.

Già nel 2016 l’Italia ha varato il Piano Nazionale Industria 4.0 proprio per supportare le aziende negli investimenti destinati all’innovazione che mira ad aumentare la competitività, e anche il PNRR prevede sostegni di questo genere.
Il Boston Consulting Group rileva 9 tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 che possono anche essere interconnesse per aumentare le performance che ciascuna di loro offrirebbe singolarmente.
Osservandole – si va dai Big Data Analytics alla Realtà Aumentata – è evidente come le tecnologie IoT sono ormai fondamentali per far crescere il livello di innovazione delle aziende, quindi sono ritenute abilitanti per l’industria 4.0 e rientrano perciò tra i beni strumentali immateriali sovvenzionati.

Sono perciò investimenti con possibilità di accesso alle agevolazioni fiscali, quelli intrapresi per software, sistemi, piattaforme e applicazioni:
– che comunicano e condividono dati e informazioni sia tra loro che con l’ambiente e le persone, grazie a una rete di sensori smart interconnessi;
– in supporto alle decisioni, capaci idi interpretare dati analizzati sul campo e mostrare agli operatori in linea specifiche azioni per migliorare la qualità del prodotto e l’efficienza del sistema di produzione;
– utili al monitoraggio e al controllo delle condizioni di lavoro delle macchine e dei sistemi di produzione, interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica e/o con soluzioni cloud;
– che eseguono operazioni di industrial analytics, dedicati al trattamento e all’elaborazione dei big data ricevuti da sensori IoT applicati in ambito industriale.
Pertanto anche i sistemi che gestiscono processi event driven di monitoraggio, che acquisiscono e analizzano dati in real time attraverso sensori indossabili, posizionati sui macchinari o nell’ambiente, possono essere finanziati dai fondi disponibili.

Come e quando accedere al credito di imposta su beni strumentali immateriali

Il credito d’imposta viene in supporto delle imprese residenti in Italia che intendono investire in beni materiali 4.0, come previsto dall’art. 1, c. da 1051 a 1063, della legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/202), quindi: di ogni forma giuridica, settore, dimensione e regime fiscale.

lavoratore in sicurezza

Al contrario, non possono accedere al credito d’imposta le aziende:

– in stato di liquidazione volontaria o coatta, fallimento, concordato preventivo senza continuità o in altre procedure concorsuali;
– che abbiano subito sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, c. 2. D.Lgs. n. 231/2001.

Potranno inoltre accedere al credito d’imposta solo le imprese che dimostrino di:
– rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
– adempiere agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Le aliquote del credito d’imposta sono cambiate: sono ancora applicabili quelle del 2022, ma solo per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022 e conclusi entro il 30 settembre 2023. Per gli investimenti che non rientrano in questi parametri, saranno applicate le nuove aliquote in vigore dal 1 gennaio 2023 e rientrano negli investimenti previsti quelli per:
– beni strumentali controllati da sistemi computerizzati o attraverso sensori e automazioni
– sistemi per l’assicurazione della qualità e sostenibilità ambientale
dispositivi che permettono l’interazione uomo-macchina e migliorano la sicurezza sul lavoro in ottica 4.0. Tra queste rientrano dispositivi wearable come il nostro WeTag e interfacce intelligenti come Connected Worker Smart Track.

Per rientrare nelle nuove aliquote 2023 del credito d’imposta, è necessario prenotare i beni materiali entro il 31 dicembre 2025 e concludere l’ordine entro il 20 giugno 2026. Una prenotazione risulta valida se è stato versato un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.

Agevolazioni fiscali per la sicurezza sul lavoro: un investimento lungimirante

Possiamo affermare che – per quanto riguarda il contesto della sicurezza sul lavoro – il sistema di agevolazioni fiscali opera in maniera virtuosa. Infatti, come abbiamo visto, hanno accesso al credito fiscale solo le aziende che rispettano le normative in materia di sicurezza sul lavoro e, al tempo stesso, sono sovvenzionati investimenti che migliorano le condizioni di lavoro dei dipendenti attraverso soluzioni IIoT.

Facciamo un passo indietro e, in riferimento al credito d’imposta di cui sopra, vediamo le aliquote destinate agli investimenti “prenotati” entro il 31 dicembre 2022 – e da completare obbligatoriamente entro il 30 settembre 2023 –:
– 40% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 20% del costo per investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro;
– 10% del costo per investimenti che superano i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

E ora diamo uno sguardo alle nuove aliquote agevolative del credito d’imposta, in vigore da gennaio 2023:
– 20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
– 10% del costo per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
– 5% del costo per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro
– 5% del costo per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro (limite massimo dei costi ammissibili) per investimenti previsti tra gli obiettivi di transizione del PNRR.

È evidente che più il tempo passa e meno crediti rimangono a disposizione delle imprese, perciò è ora il momento ideale per investire in sicurezza sul lavoro, prima le aliquote si assottiglino di nuovo o che i fondi finiscano.
 

Scegli subito la soluzione Smart Track per la tua azienda: il risparmio in termini economici del credito d’imposta permette di essere in regola con le normative, ottenere l’accesso alle agevolazioni fiscali, migliorare le condizioni di sicurezza in cui operano i lavoratori e innovare la propria azienda in modo vantaggioso.