I Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) sono tutti quegli strumenti che devono essere indossati da ciascun lavoratore, per garantirne l’integrità e prevenire gli incidenti: è possibile renderli interdipendenti e farli comunicare, tra loro e con altri device di sicurezza non indossabili sulla persona?
Sì, è possibile e migliorativo delle condizioni di sicurezza dell’ambiente di lavoro in cui questi vengono utilizzati.
Per esempio, puoi immaginare di entrare in una zona in cui circolano carrelli elevatori. Tu indossi il tuo DPI e il carrello elevatore è dotato di un sensore di avvicinamento.
Se la distanza tra te e il carrello elevatore dovesse ridursi esponendoti al rischio di incidente, il tuo dispositivo di protezione individuale ti segnalerà il pericolo e tu avrai modo di evitare il peggio.
Il vantaggio di un sistema di sicurezza integrato è evidente per chiunque decida di scoprirne le numerose funzionalità, in questo articolo vedremo insieme cosa comporta adottarne uno.
Cosa sono i DPI
La definizione del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, D. Lgs 81/08, descrive i DPI all’art. 74 comma 1 come “qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.”
L’articolo 78 del medesimo Testo, impone al lavoratore di comunicare al datore di lavoro tempestivamente qualsiasi difetto o malfunzionamento di uno o più DPI utilizzati.
È previsto dalla legge che i dispositivi di protezione individuale obbligatori varino in base alle attività che il lavoratore è tenuto a svolgere e ai rischi a esse correlati. Inoltre i DPI devono rispondere a requisiti minimi definiti in pochi punti fondamentali.
DPI, quali requisiti devono rispettare?
A prescindere dalla loro funzione specifica, i DPI devono tutti:
– essere funzionali alla prevenzione del rischio per cui vengono indossati e non costituire un rischio ulteriore. Questo significa che non devono impedire i movimenti, devono essere resistenti, innocui e garantire il comfort e l’ergonomia
– essere adeguati all’ambiente di lavoro e alle attività da svolgere
– essere compatibili con gli eventuali altri dispositivi di protezione utilizzati nel contesto lavorativo
– essere facili da indossare e da rimuovere in caso di emergenza
– essere conformi, quindi rispondere perfettamente ai test, ai controlli e agli standard previsti dalla normativa europea
In sostanza troviamo una larga gamma di DPI, che sono destinati alla protezione specifica di alcune parti del corpo come:
– arti superiori o inferiori
– occhi e viso
– udito
– capo
– vie respiratorie
Esistono inoltre strumenti obbligatori in determinati ambienti, che proteggono dalle cadute dall’alto e permettono di migliorare la visibilità come i visori notturni.
DPI e relative categorie
La classificazione dei dispositivi di protezione individuale ci permette di riconoscere la loro categoria di appartenenza in base al rischio rilevato.
Si distinguono quindi 3 categorie di rischio.
1° Categoria
Comprende i dispositivi utili in situazioni in cui il rischio è basso e può causare danni lievi e reversibili. Rientrano in questa categoria, per esempio, il pericolo di entrare a contatto con oggetti caldi ma inferiori a 50° C, lesioni superficiali provocate da detergenti o strumenti meccanici, ecc.
2° Categoria
In questa categoria troviamo i DPI che non rientrano né nella 1° né nella 3° categoria.
Si va perciò quasi ad esclusione e vi appartengono, per esempio, giubbotti ad alta visibilità con bande rifrangenti, mute da sub, occhiali di protezione, scarpe antinfortunisica, elmetto di cantiere, ecc.
3° Categoria
Qui sono contenuti tutti i dispositivi di protezione individuale capaci di proteggere da danni o lesioni gravi o permanenti, compreso ciò che serve a ridurre il rischio di morte (salvavita).
Per utilizzare correttamente i DPI di questa categoria, è obbligatorio seguire corsi di formazione dedicati.
Obblighi del datore di lavoro e del lavoratore
In merito ai DPI si è soliti pensare che solo il datore di lavoro abbia dei doveri dettati dalla legge, ma non è esattamente così perché anche il lavoratore ha degli obblighi stabiliti.
Certo, il datore di lavoro è responsabile di:
– scegliere i DPI da utilizzare in base a come le loro caratteristiche rispondono ai rischi emersi dal DVR
– riconoscere le situazioni in cui utilizzare un DPI specifico
– fornire ai lavoratori DPI, insieme alle istruzioni d’uso, conformi ai requisiti e occuparsi della loro manutenzione, funzionamento e sostituzione
– informare i lavoratori dei rischi a cui sono esposti durante le ore di lavoro
– provvedere alla formazione affinché i DPI siano usati correttamente
Dall’altra parte, al lavoratore è imposto di:
– assistere alla formazione e all’addestramento per il corretto uso dei DPI
– utilizzare i DPI in modo conforme
– conservare con cura i DPI a disposizione senza modificarli
– segnalare prontamente eventuali difetti o malfunzionamenti
– riconsegnare i DPI come previsto dall’azienda dopo il loro utilizzo
DPI intelligenti: la domotica indossabile
Quando si parla di sicurezza sul luogo di lavoro, la priorità va data alle misure di protezione collettiva. Tuttavia, in questo panorama, l’IoT rende i dispositivi di protezione individuali anche intelligenti, aumentandone l’efficacia e la risposta. In questo modo e attraverso l’impiego dell’elettronica avanzata, i DPI offrono risposte adeguate di comfort e sicurezza.
I DPI intelligenti stanno evolvendo a vista d’occhio e iniziano a essere adottati da parecchie aziende in tutta Europa, anche se molti di questi non vengono sfruttati appieno a causa della scarsa cultura digitale degli utilizzatori. Di base questi dispositivi integrano funzioni tradizionale con innovazioni tecnologiche elettroniche in grado di registrare dati nel rispetto della privacy del lavoratore, a vantaggio sia di chi lo indossa sia dell’azienda.
Un esempio pratico di DPI Smart, presentato alle fiere di settore, sono gli indumenti di protezione destinati ai vigili del fuoco. Oggi questi possono disporre di diversi sensori che misurano funzioni vitali del pompiere, rilevano gas tossici, misurano la temperatura circostante ed effettuano check auto diagnostici dopo il loro uso.
Le informazioni rilevate risultano utili per migliorare le condizioni di sicurezza, verificare lo stato dei DPI per ottimizzarne durata e manutenzione e, in caso d’incidente e relative indagini, a definire come sono andate effettivamente le cose.
Perché scegliere un sistema integrato per la sicurezza sul lavoro?
Un sistema integrato per la sicurezza sul lavoro, offre la possibilità di sommare diverse funzionalità, come:
– verifica di uomo a terra, sia negli spazi chiusi che all’aperto
– allarmare in caso di accesso in aree non autorizzate
– controllare i transiti a mani libere
– gestire i piani di evacuazione
– sistema di anticollisione uomo – muletto
Noi di Smart Track abbiamo realizzato un sistema integrato per la sicurezza sul lavoro– Connected Worker – che combina hardware e software e nello specifico:
– WeTAG e TAG, dispositivi di protezione indossabili per persone e/o mezzi
– Sensori di impianto che permettono di geolocalizzare gli eventi di emergenza
– Software che consente di registrare gli eventi su blockchain e gestire il sistema
Tale soluzione offre un’esperienza utente ottimizzata sotto diversi punti di vista.
Con Connected Worker è possibile avere sott’occhio, da un’unica interfaccia, tutta la situazione e gli eventi pregressi che, conservati su blockchain, garantiscono l’immutabilità dei dati.
L’interazione tra dispositivi, soprattutto, rende più efficace ogni tentativo di evitare pericoli e ridurre i rischi connessi all’ambiente di lavoro.
Infine, è possibile integrare l’intero ecosistema Connected Worker a Best Safe che, oltre a proteggere il lavoratore, tutela l’azienda in caso di sinistro anche grave.
Nei secoli abbiamo assistito a 3 rivoluzioni industriali, oggi assistiamo alla quarta.
Smart Track ritiene importante vivere il cambiamento da protagonisti, senza subirlo ma anzi sfruttandolo a vantaggio della comunità.
Le tecnologie a servizio delle macchine sono capaci di grandi cose: applichiamo lo stesso potere ai dispositivi impiegati nella sicurezza sugli ambienti di lavoro, per tutelare la salute e l’integrità dei dipendenti.
Comincia subito, contattaci per scoprire come un sistema di protezione integrato può fare la differenza nella tua realtà aziendale.