Tutelare la propria azienda con il geofencing e garantire la privacy a ogni lavoratore è possibile, ma per riuscirci è necessario conoscere gli strumenti migliori e come utilizzarli, garantendo un’accurata location aware nel rispetto delle normative.
È importante però prima di tutto comprendere di cosa si sta parlando, perciò: che cosa sono la location aware e il geofencing e perché quest’ultimo può essere davvero utile per la tua azienda?
Qual è il modo migliore per ricorrere alle attività di geofencing per tutelare tutti?
E quali sono i limiti da rispettare per garantire la tutela della privacy dei lavoratori?
Il geofencing: cos’è e come funziona
In parole semplici, il geofencing è l’insieme di tutte le attività che si svolgono nel momento in cui si entra o esce con un dispositivo mobile da una zona delimitata virtualmente. Infatti il termine geofence indica proprio un perimetro virtuale.
La location aware – letteralmente “consapevolezza della posizione” – determina attivamente o passivamente dove si trova una persona o un oggetto. Si tratta del sistema su cui sono costruiti i navigatori delle auto: riconoscono le coordinate del veicolo, lo posizionano all’interno di una mappa e riescono a guidarlo continuando a seguirlo attraverso i dati restituiti.
Le basi del geofencing rientrano in sistemi di connettività quali, ad esempio, il GPS o il Wi-Fi e ragionano secondo la logica algoritmica nota come “if – then”, che in italiano si traduce con “se – allora”, ovvero se il dispositivo entra in quest’area virtuale, allora attiva questo segnale.
Una volta definito il raggio d’azione, che potrebbe essere un’azienda o uno stabilimento industriale ma anche un’abitazione o un negozio, è possibile beneficiare dei molti vantaggi del geofencing:
- Sicurezza sul lavoro, basti immaginare quanto sia facile – con gli appositi device – individuare tutti i lavoratori durante un’evacuazione antincendio, per esempio, o inviare i soccorsi a un dipendente coinvolto in un incidente con il mezzo aziendale durante le attività di lavoro, o, ancora, intervenire in caso di uomo a terra.
- Monitoraggio dinamico dei dispositivi che entrano ed escono dal perimetro, sia legati all’attrezzatura che agli operatori.
- Analisi dei comportamenti degli utenti, nel caso in cui vi si ricorra per attività di divulgazione di materiale informativo o formativo, magari durante un evento aziendale.
Per completezza è utile sapere che, oltre alle attività legate alla sicurezza sul lavoro, il geofencing viene impiegato anche nel marketing, che in questo caso prende il nome di marketing di prossimità o proximity marketing, nelle analisi aziendali. Per esempio si utilizza per calcolare i costi di eventuali trasferte, o per la domotica delle smart home. Gli assistenti virtuali domestici, le prese di corrente intelligenti, le televisioni smart e tutti gli altri elettrodomestici sempre più diffusi che funzionano attraverso Wi-Fi, spesso rientrano nella categoria delle tecnologie supportate dal geofencing.
Anche i social media o i motori di ricerca come Google ricorrono continuamente al geofencing: se così non fosse, molte delle applicazioni che utilizziamo quotidianamente non potrebbero funzionare o esistere.
Geofencing: a cosa serve, chi ne beneficia e come rispettare la privacy
Il principale beneficio che si ottiene applicando il geofencing alle misure di sicurezza aziendali, è senz’altro la salvaguardia dell’integrità e della vita dei dipendenti.
Un’impresa, però, ha anche altri aspetti della propria gestione da considerare:
– rispettare la Legge, che obbliga i datori di lavoro ad adottare misure di prevenzione negli ambienti di lavoro;
– dimostrare, in caso di sinistro, di aver tenuto un comportamento oltre i limiti di Legge e godere così della mitigazione del rischio penale;
– poter beneficiare dell’agevolazione tariffaria che si applica all’azienda in base al relativo livello di rischio;
– tutelare la privacy, propria e dei dipendenti.
Il geofencing, così come tutte le altre tecnologie che individuano la posizione degli utenti come, per esempio, il già citato proximity marketing, è obbligatoriamente opt-in in tutta Europa. Questo significa che l’operatore deve esprimere in maniera inconfutabile il proprio consenso all’utilizzo della tecnologia per la sua e altrui sicurezza.
Se questi dati sono riconducibili a un individuo specifico, il loro trattamento è disciplinato dal GDPR. Inoltre, l’11 ottobre 2018, il Garante della Privacy europeo ha inserito un allegato al Provvedimento che contiene un elenco di diverse tipologie di trattamento dei dati, che devono essere sottoposti a una valutazione dell’impatto (art. 35 del GDPR).
L’applicazione del geofencing integrata a un sistema di controllo e sicurezza come il Connected Worker di Smart Track, rispetta la privacy perché funziona attraverso:
– La geolocalizzazione a eventi: significa che verrà inviata la posizione dell’operatore solo in caso di evento di emergenza, per esempio a seguito di una rilevazione uomo a terra o richiesta di soccorso (SOS).
– Sistema anonimo: in caso di allarme viene ricevuta una notifica senza il nominativo della persona in pericolo e senza memorizzare alcun dato sensibile sulla piattaforma di gestione.
Soluzioni che non fanno riferimento ai dati personali degli operatori, sgravano parecchio l’imprenditore che decide di tutelare la propria attività e i propri dipendenti con il geofencing. Il vincolo, infatti, è che i dati siano riconducibili a un individuo specifico. Ma, se l’obiettivo è quello di garantire la sicurezza degli operatori sul posto di lavoro e dell’azienda stessa, non è sempre necessario conoscere l’identità del personale che sta correndo un pericolo: sarà sufficiente sapere che un operatore è troppo vicino a un’area di lavoro non sicura e allarmarlo prontamente.
In Smart Track abbiamo risposto creando una soluzione: i dispositivi indossabili WeTAG.
La soluzione IIoT di Smart Track con la tecnologia geofencing
I nostri tecnici hanno elaborato un sistema IoT connected worker proprietario.
Questa soluzione è basata su dispositivi indossabili che operano con una rete di sensori e che permettono di comunicare in maniera diretta, tramite Wi-Fi, LAN o sim m2m, con un server centrale dove risiedono gli algoritmi di nostra proprietà brevettati.
Connected Worker offre 5 grandi vantaggi principali che possono aiutare fin da subito la tua azienda e proteggere i tuoi dipendenti:
- Verificare la condizione di uomo a terra, anche in location chiuse e in assenza di segnale GPS. Caratteristica che permette il pronto intervento immediato e repentino.
- Gestione automatica dei piani di evacuazione, conoscendo alla perfezione e in tempo reale il numero esatto di operatori all’interno dell’azienda, quelli che hanno già raggiunto con successo i punti di raccolta e individuando con estrema facilità eventuali dispersi.
- Implementare il sistema di anticollisione uomo – mezzo. Questa soluzione permette di evitare possibili sinistri durante le attività lavorative in magazzini, stabilimenti ed aree portuali dovuti alla collisione tra operatori o mezzi in movimento.
- Integrare il sistema con altre soluzioni di sicurezza già presenti in azienda, come per esempio il controllo degli accessi alle aree di lavoro o la video sorveglianza.
- Sleep mode dei dispositivi fino alla condizione di uomo a terra o di emergenza, in modo da non violare la privacy dei tuoi dipendenti e di garantirne la sicurezza.
L’industria di domani.
L’industria 4.0 porta con sé tecnologia, automatizzazione e ottimizzazione dei processi, ma anche una cultura del lavoro – e di conseguenza della sicurezza sul lavoro – che passa attraverso la consapevolezza dei lavoratori.
Educare responsabili e operatori ai rischi presenti sul luogo di lavoro, offrire soluzioni per evitarli e renderle accessibili e di facile utilizzo per tutti, è di primaria importanza per ogni azienda del futuro.
Per fare alcuni esempi, in alcune aziende gli operatori addetti alla movimentazione dei carrelli elevatori, prima di poter mettere in moto la macchina devono guardare un video di pochi secondi che ricorda loro le pratiche di sicurezza.
Nei cantieri edili, invece, il geofencing interviene allarmando gli operatori che si avvicinano troppo a zone pericolose, magari perché presenti cavi di alta tensione non ancora adeguatamente rivestiti.
In altre aziende ancora, questa tecnologia è impiegata per fornire ai nuovi dipendenti tutto il materiale formativo necessario all’adeguata preparazione al lavoro.
Con queste accortezze, gli infortuni sul lavoro possono diminuire anche del 20% in un anno.
Gestire un’emergenza con precisione e tempestività salva vite umane, permette di risparmiare molte risorse aziendali, anche economiche, ed evita condanne penali.
Con i nostri dispositivi indossabili WeTAG, non dovrai preoccuparti di violare la privacy dei tuoi dipendenti o di dover stipulare un accordo con i sindacati.
Anche tu puoi applicare i nostri WeTag e Connected Worker alla tua realtà aziendale, contattaci per scoprire come possono essere integrati nelle misure di sicurezza della tua impresa.