Sicurezza dei lavoratori
Oggi stiamo attraversando la 4° rivoluzione industriale con l’introduzione delle comunicazioni wireless, internet, supply chain, manutenzione predittiva, sistemi MES, robot ma industria 4.0 significa anche più sicurezza dei lavoratori. Occorre fornire soluzioni in grado di poter automatizzare anche la gestione delle emergenze in modo da minimizzare i tempi di intervento e salvare più vite umane.
I costi diretti e indiretti
Un infortunio provoca una destabilizzazione rilevante nell’equilibrio dell’ambiente di lavoro in cui si verifica. Diversi studi hanno evidenziato come un infortunio determini 128 potenziali conseguenze negative, di cui il 55% sarebbero a carico dell’azienda.
I costi diretti sono immediatamente visibili e quantificabili. In questa categoria rientrano:
- Costi Sanitari per l’infortunato (spese ospedaliere, consulti medici, riabilitazione, medicinali)
- Costi Legali (difesa, processuali, eventuale tutela, rimborsi, parti civili)
- Costi Assicurativi (copertura franchigie, previdenziali, aumenti premi)
- Costi per Danni all’impianto produttivo (macchinari, infrastrutture, attrezzature, edifici, veicoli)
- Costi da Mancata Produzione per interruzioni causate da incidenti (assenze, disservizi, ecc)
- Costi Personale (perdita produttività, invalidità, ecc)
Un infortunio provoca una destabilizzazione rilevante nell’equilibrio dell’ambiente di lavoro in cui si verifica. Diversi studi hanno evidenziato come un infortunio determini 128 potenziali conseguenze negative, di cui il 55% sarebbero a carico dell’azienda.
I costi diretti sono immediatamente visibili e quantificabili. In questa categoria rientrano:
- Costi per scioperi con conseguente riduzione della produttività della forza lavoro
- Costi Straordinari e Sostituzioni (turnover del personale, recupero produzione e/o assenze)
- Costo delle attività di indagine, compilazione di verbali e rapporti con le autorità di controllo
- Costi Legali (estensione responsabilità impresa/resp. amministrativa 231)
- Danni Immagine (aziendale, commerciale, marketing)
- Costi di retraining, e di recruiting nel caso in cui ai lavoratori infortunati venga modificata la mansione, a causa dell’elevato turnover del personale che sempre si verifica in ambienti di lavoro poco sicuri.
Cosa prevede la normativa
Dopo aver effettuato l’analisi dei rischi all’interno dell’ambiente di lavoro, il datore di lavoro ha l’obbligo di predisporre tutte le misure di sicurezza necessarie a tutelare la salute dei lavoratori.
Analizzando l’art. 45 del D.Lgs 81/08 è emerso quanto sia importante che i propri lavoratori siano dotati di dispositivi in grado di segnalare tempestivamente una situazione di emergenza come ad esempio inviare un allarme in caso di aggressione o malore, ovvero la condizione uomo a terra.
Il datore di lavoro, inoltre, ha l’obbligo di fornire ai lavoratori i necessari e idonei di Protezione Individuale (DPI), ovvero, come definito dall’art.74 del D.Lgs 81/08, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tela scopo.
La nostra soluzione
Smart Track, startup innovativa e spinoff UNIGE, propone un sistema IoT “connected worker” low power e proprietario in grado di:
- Verificare e segnalare la condizione “uomo a terra” in luoghi chiusi in assenza di segnale GPS
- Gestire in automatico i piani di evacuazione , ovvero conoscere in tempo reale il numero di persone che hanno raggiunto i punti di raccolta e di conseguenza sapere dove si trovano eventuali dispersi
- Integrare soluzioni di sicurezza già presenti (e.g. controllo accessi, video sorveglianza ecc)
La soluzione si basa su dispositivi indossabili, chiamati WeTAG, interoperabili con una rete di sensori distribuiti nel sito da monitorare che permettono la comunicazione diretta (WiFi / LAN) con un server centrale dove risiedono gli algoritmi proprietari di Smart Track.