Sicurezza sul lavoro: le best practice per l’industria 4.0

Quello della sicurezza sul lavoro è un argomento complesso per molte ragioni.
Per esempio, le leggi da sole non bastano a far rispettare le buone norme di comportamento, così come purtroppo non è sufficiente adottare gli strumenti di prevenzione e soccorso migliori perché è necessaria anche una certa disciplina da parte dei lavori.
Inoltre gran parte degli infortuni e degli incidenti sul lavoro sono prevedibili ma, benché da evitare, è possibile che si presenti una condizione fortuita ed estemporanea capace di creare nuove situazioni di pericolo.

Esistono alcune best practice piuttosto semplici da attuare, che contribuiscono a tenere la situazione sotto controllo e, soprattutto, a tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori.

Il ruolo dell’uomo nella sicurezza sul lavoro

In un’azienda interconnessa e digitalizzata, rimane di fondamentale importanza il comportamento umano e le azioni intraprese per ridurre ed evitare situazioni potenzialmente pericolose per i lavoratori.
Parliamo di “sicurezza attiva” ogni volta che l’uomo agisce per rendere sicuro un ambiente di lavoro, quindi mette in atto alcuni comportamenti come:
valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza presenti, poi eliminarli o ridurli al massimo
– limitazione dell’utilizzo di sostanze dannose nei luoghi di lavoro
– programmazione di controlli sanitari regolari dei lavoratori, così come analisi ambientali
– informazione e istruzione dei dipendenti in materia di sicurezza
– istruzione dei rappresentanti della sicurezza e consultarli rendendoli partecipi della situazione, delle novità e dei cambiamenti apportati
– definizione di misure di sicurezza idonee e vigilare sulla loro adozione ed effettiva efficacia

L’IoT viene in aiuto dell’uomo attraverso un “supporto di sicurezza passivo” che passa attraverso sensori e device migliorativi delle condizioni di sicurezza degli operatori, come per esempio i sistemi anticollisione che allarmano – e a volte arrestano i mezzi – in caso di possibile incidente tra macchinari o addirittura tra macchina e persona, se questa indossa un dispositivo wearable.
Con i device di protezione individuale indossabili, inoltre, è possibile monitorare parametri vitali del dipendente e gestire criticità seduta stante.
Come ci riesce?

Attività di controllo e monitoraggio

L’invio e la ricezione costante in real time di dati e informazioni garantita dall’IIoT, consente di ottenere una visibilità completa dei processi e, di conseguenza, permette di intervenire laddove venga rilevato un margine di miglioramento. 

Considerato che molti device ormai sono in grado di monitorare le condizioni ambientali in cui si opera, l’impiego delle tecnologie digitali porta alle aziende un sostegno notevole, quindi non solo per quanto riguarda il controllo e la possibilità di ottimizzare cicli produttivi, ma anche e soprattutto in materia di sicurezza sul lavoro.
E tutto ciò è automatizzato, perciò ogni attività richiede uno sforzo inferiore a quanto sia stato finora.

Obiettivo: infortuni 0 con la robotica sul lavoro

Robot e automazioni sono già impiegati in molte mansioni un tempo riservate alle persone. Per elencare solo le situazioni che hanno un impatto evidente su come le macchine stanno cambiando le cose, teniamo presente che compiono interventi chirurgici – anche da remoto – e, con l’IA, vengono impiegate in campo militare dove sono in grado di volare con precisione millimetrica su un obiettivo sul quale sganciare bombe.

Le macchine si possono quasi sempre aggiustare e quando ciò non è possibile, possiamo di gran lunga ritenerle ben più sacrificabili di una vita umana.
Ecco perché sono e saranno sempre più utilizzate anche nel contesto industriale labor-intensive, dove sono sempre più robot e automazioni a svolgere i compiti più pericolosi e impegnativi per i lavoratori. A tal proposito possiamo pensare a come, i nastri trasportatori di nuova generazione goods-to-man, distribuiscono le merci agli operatori evitando che siano questi ultimi a doverle recuperare in ambienti non sempre ottimali.

Le automazioni sono salvifiche in caso di malfunzionamento dei macchinari: li bloccano prima che qualcuno possa farsi male. Inoltre, sono capaci di rilevare danni e indicare se e quando è necessario effettuare interventi di manutenzione. In questo modo anche le stesse macchine avranno vita maggiore.

I principali DPI e DPI IIoT

È importante tenere presente che il miglior esempio di IIoT applicata ai DPI – Dispositivi Di Protezione Individuale – è inutile se in azienda non vengono forniti i DPI.
Di questi tempi è (o almeno dovrebbe essere) impossibile che si verifichi tale situazione, perché le leggi obbligano i datori di lavoro a fornire ai propri dipendenti questi strumenti. E oggi ogni datore di lavoro, per senso di responsabilità o per timore delle pesanti sanzioni penali previste per gli inadempienti, si adopera a rispettare le normative di legge, anche fornendo i DPI al personale e occupandosi della loro manutenzione.

La legge ha riconosciuto tre diverse categorie di DPI, definite in base ai livelli di rischio a cui il lavoratore va incontro. Ogni DPI deve rispettare le norme europee e quindi viene sottoposto a rigidi controlli per accertare che adempia al compito per cui è predisposto.

In sostanza troviamo nella prima categoria tutti i DPI che proteggono da:
– lesioni provocate dai raggi solari
– urti e vibrazioni lievi
– fenomeni atmosferici
– contatto con corpi o sostanze calde fino a 50°C
– lesioni meccaniche superficiali  

La seconda categoria è una sorta di categoria cuscinetto, perché al suo interno comprende DPI appartenenti sia alla prima che alla terza categoria, come:
– caschi e guanti di protezione da rischi meccanici
– indumenti catarifrangenti per chi opera in luoghi bui o caratterizzati da scarsa visibilità

La terza categoria di DPI include in sé tutti i dispositivi che servono a prevenire lesioni molto gravi che possono addirittura provocare il decesso. 

Qui sono incluse protezioni contro:
– radiazioni ionizzanti
– agenti biologici e sostanze pericolose per la salute
– atmosfere carenti d’ossigeno
– temperature ambienti molto alte o molto basse
– cadute dall’alto
– annegamento
– scosse elettriche
– tagli meccanici profondi, come per esempio quelli provocati da seghe
– getti ad alta pressione
– ferite da proiettile o arma da taglio
– rumori

Ai DPI si aggiungono la segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale e corsi di formazione, nonché la fornitura di istruzioni chiare e comprensibile sul corretto utilizzo degli stessi.

Come integrare l’lIoT ai DPI

In un’industria 4.0, una volta definiti rischi, DPI e procedure di sicurezza, al datore di lavoro è richiesto di scegliere come integrare tutto il meccanismo di automazioni messo a disposizione dall’IIoT.

In Smart Track abbiamo risposto a questa necessità con Connected Workers, un’unica piattaforma virtuale dalla quale è possibile gestire e monitorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori.
Connected Workers funziona attraverso l’interconnessione di più devices e dispositivi, perfettamente rispondenti alle leggi – anche in materia di privacy dei lavoratori e GDPR – che, restituendo dati e informazioni, permettono di prevenire incidenti e intervenire in tempo reale qualora si rendesse necessario.

Vuoi scoprire come funziona Connected Workers e come può integrarsi con la tua azienda? Contattaci per una dimostrazione gratuita, ti mostreremo quanto è facile da usare!